Con l’accusa di falso in atto pubblico per otto funzionari della Motorizzazione Civile il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani ha chiesto il processo. I funzionari sono accusati di aver rilasciato revisioni a più di 300 mezzi pesanti senza compiere le operazioni strumentali necessarie e di rito. Gli otto erano finiti sotto i riflettori nei primi giorni di dicembre dello scorso anno, in seguito all’ordinanza del Gip che li portò alla sospensione dall’incarico: gli stessi conosceranno il loro destino processuale solo il 9 gennaio prossimo. Secondo gli accertamenti gli interventi di revisione non venivano eseguiti secondo le procedure standard ma in soli cinque minuti. Inoltre altri veicoli non venivano nemmeno posti sui ponti per l’analisi ma marchiati con il bollino solamente. Per l’accusa gli otto funzionari agivano con negligenza e superficialità. A loro difesa gli otto imputati spiegarono la situazione in cui erano costretti a lavorare. Inadeguatezze che avevano portato il Gip a reintegrare immediatamente tutti i funzionari salvo poi, dopo solo 24 ore, revocando il provvedimento.