Era l’ottobre del 2015 quando al Villaggio Sereno un operaio si era abbassato mutande e pantaloni davanti a una bambina di appena 11 anni facendo vedere i genitali.

Per quel gesto l’accusa aveva chiesto un anno e due mesi di reclusione, più due anni di successiva libertà vigilata. La corte ha deliberato invece una condanna a 12 mesi.

L’imputato è un operaio bresciano di 53 anni sposato e padre di famiglia non nuovo a questo genere di cose considerato che già nel 2013 gli fu notificato il foglio di via per reati sessuali con l’impossibilitò di entrare in città a Brescia.

Ora questo nuovo capitolo della sua storia controversa. I fatti risalgono all’ottobre del 2015 quando l’uomo avrebbe, secondo l’accusa, fermato una ragazzina in bicicletta per futili motivi calandosi dinnanzi a lei i pantaloni e facendo vedere le parti intime.

Il racconto della giovane, allora 11 enne era stato considerato credibile nonostante le negazioni del 53 enne. Ora è arrivata la condanna.