Terminato il colloquio, durato circa mezz’ora, fra Mario Draghi e Sergio Mattarella. Non ci sarà oggi il Consiglio dei ministri nel quale, da prassi, il premier comunica le dimissioni all’esecutivo. Draghi – precisano dal ministero dei Rapporto con il Parlamento – ha infatti già presentato le dimissioni in Cdm la scorsa settimana. Non ci sarà quindi un nuovo passaggio poiché formalmente ha già comunicato le sue decisioni ai ministri.

“Alla luce del voto espresso ieri sera in Senato, chiedo di sospendere la seduta perché mi sto recando dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni”. È quanto annunciato dal presidente del Consiglio in avvio di seduta a Montecitorio. Seduta che è stata dunque sospesa dal presidente dell’Assemblea, Roberto Fico, fino alle 12. Alle 9 si sarebbe dovuta la discussione generale, in Aula alla Camera, sulle comunicazioni rese ieri dal premier a palazzo Madama.

“Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato. Grazie per questo e per tutto il lavoro fatto in questo periodo” ha detto al termine del lungo e caloroso applauso da parte dell’emiciclo in suo omaggio. C’è stata, poi, una standing ovation da parte dei ministri presenti.

Il presidente ha ottenuto ieri la fiducia al Senato con 95 voti. L’Aula ha approvato la fiducia alla risoluzione depositata dal senatore Casini. Su 192 presenti hanno votato 133, M5s, Lega e Forza Italia non hanno partecipato al voto. Nella breve replica a palazzo Madama, il presidente Draghi ha detto: “Esistevano due possibilità: presentarmi in Aula e confermare le mie decisioni con un intervento senza voto. Il sostegno che ho visto nel Paese, la mobilitazione, mi ha indotto a riproporre un patto di coalizione e sottoporlo al vostro voto: siete voi che decidete”.