Primo lunedì con l’obbligo di green pass per accedere ai luoghi di lavoro.

Il provvedimento anti-Covid, in vigore da venerdì scorso, entra nel vivo. E a dimostrarlo sono anche il numero dei certificati scaricati negli ultimi giorni, ma anche il boom di persone che si sono sottoposte a tampone.

I green pass scaricati sono in totale 100.595.790. Ieri sono state 773.829 le certificazioni emesse: nel dettaglio 569.269 a seguito dei tamponi effettuati, 211.188 per vaccinazione e 2.372 per guarigione.

Venerdì 15 ottobre, giornata che ha segnato l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass per i lavoratori, sono state emesse 867.039 certificazioni verdi. Tra il 14 ed il 16 ottobre si registra un incremento dei green pass rilasciati con ben 2,5 milioni certificati scaricati.

Se la campagna vaccinale raggiunge il 90 per cento (siamo all’85) penso che vi siano le possibilità di eliminare il green pass. Credo possa succedere entro la fine dell’anno. Lo afferma al Corriere della Sera il presidente della Conferenza delle Regioni e della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che poi parla delle proteste contro il green pass di venerdì scorso.

“La situazione non è stata critica. La stessa manifestazione di Trieste, la mia città, non ha bloccato l’attività portuale ma l’ha solo rallentata. La risposta di venerdì è un messaggio importante per il Paese”.

Fedriga dichiara che il green pass deve dimostrarsi utile contro la pandemia. “E non una complicazione. Credo che la gran parte degli italiani l’abbia capito. Come istituzioni abbiamo il dovere di dialogare con chi ha dubbi e di favorire un abbassamento della tensione”, aggiunge. Il presidente della Conferenza delle Regioni ha poi parlato dei tamponi. “Al governo ho proposto di abbassarne il costo. Ma non ho avuto riscontro. Penso che non ci si debba arroccare sulle posizioni costituite. Se temporaneamente può essere utile calmierare il prezzo, perché non consentirlo se può aiutare ad abbassare la tensione”, sottolinea Fedriga.