Anche quest’anno la Comunità Lautari torna a correre sulle strade della 1000 Miglia, in partenza ormai fra una manciata di giorni. Un progetto di inclusione che permette agli ospiti della realtà bresciana di vivere un’esperienza unica e indubbiamente di peso nel percorso di riabilitazione.

Silvano Zaglio, medico e pilota di Desenzano sul Garda, parteciperà alla 1000 Miglia storica e avrà al suo fianco ospiti della comunità come navigatori. Inoltre, i ragazzi saranno impegnati, in varie funzioni, nelle varie tappe della gara. Al suo fianco, sul sedile del navigatore, siederanno a turno Cristian Lamberti e Patrick Conoci.

Oggi si è tenuta la presentazione ufficiale nel piazzale del grattacielo Pirelli a Milano, alla presenza delle massime autorità regionali fra cui il presidente Attilio Fontana, il presidente del consiglio Federico Romani, vari Assessori e Consiglieri in gran parte bresciani.

“La ‘Mille Miglia solidale’ è, prima di tutto, un’esperienza – ha spiegato il presidente della Comunità Lautari Andrea Bonomelli – È un’opportunità che diamo ai nostri ragazzi di partecipare alla Mille Miglia, la più famosa gara d’auto d’epoca del mondo. Ma è anche la tappa di un percorso di recupero. I due ragazzi che parteciperanno alla gara come navigatori sono stati inseriti in un programma iniziato cinque anni fa, dimostrando che lo sport è un fattore straordinario di inclusione e può realmente contribuire alla rinascita dopo il buio delle dipendenze”.

“È un progetto importante che sosteniamo perché è l’espressione di un territorio in cui le politiche di inclusione sociale sono centrali – ha aggiunto il vice presidente della Commissione regionale Sanità Diego Invernici – La Cooperativa Lautari, che in trent’anni di attività è stata capace di recuperare tantissimi ragazzi reinserendoli nelle loro comunità, ha saputo ideare e finanziare la ‘Mille Miglia solidale’ un modello ‘Welfare Community’, in cui la società, con tutte le sue risorse, sia pubbliche che private, può far fronte alle nuove sfide che un mondo in continua evoluzione ci propone”.