Il punto d’accoglienza (non ben inquadrato) alla caserma Randaccio non s’ha da fare. È questa, chiarissima, la posizione del Partito Democratico bresciano che al gran completo ha tenuto una conferenza stampa per parlare del tema più in vogla di questi giorni in città e provincia.

Il segretario Provinciale Michele Zanardi, il senatore Alfredo Bazoli, l’onorevole Gianantonio Girelli, il vicepresidente del consiglio regionale Emilio Del Bono, il consigliere provinciale Roberto Bondioe il capogruppo PD al Comune di Brescia Roberto Omodei hanno ribadito più volte i punti a sfavore della scelta avanzata dalla Prefettura.

Fra i principali l’inadeguatezza di una struttura fatiscente, la posizione a ridosso del centro e soprattutto di un quartiere già spaccato come il Carmine dove la complessità demografica è già marcata. Un’ipotesi che poi non è stata nemmeno concordata con l’Amministrazione come sempre avvenuto in passato.

Perciò è stato richiesto un incontro urgente al prefetto Mariarosaria Laganà che si terrà il prossimo venerdì. La richiesta, come l’ha definita Del Bono, sarà “civile ma fermissima”. Niente hotspot alla Randaccio, ma l’avvio di un lavoro per continuare a puntare sulla microaccoglienza nei territori iniziando con la convocazione dei Sindaci della provincia.