Il Sin Caffaro ha un nuovo Commissario straordinario. È arrivata la decisione del Ministero che ha nominato, come era nelle attese, Mauro Fasano. L’annuncio del successore di Mario Nova ha – stranamente – messo d’accordo tutti, con reazioni politiche sostanzialmente concordi.

“Brescia ha un nuovo Commissario Caffaro, un’ottima notizia, che ci consentirà di procedere speditamente all’affidamento del progetto di bonifica, dopo che la commissione di gara avrà stabilito il vincitore dell’appalto, verosimilmente entro il mese di dicembre – le parole del sindaco laura Castelletti – Sono certa che Mauro Fabrizio Fasano, che ha una competenza tecnica specifica ed è stato fino a ora dirigente in Regione, farà un buon lavoro, così come il suo predecessore Mario Nova, a cui va la gratitudine della città”.

“Questa nomina – aggiunge Castelletti – che spettava al Governo ed è stata proposta da Regione, è la prova che quando le Istituzioni collaborano tra loro e fanno gioco di squadra i tempi si accorciano e le soluzioni si trovano. Nelle ultime settimane sono stata in costante contatto sia con il ministero dell’Ambiente, e in particolare con la sottosegretaria Gava, sia con il presidente Fontana, per far presente la necessità di individuare al più presto il nuovo Commissario e ricevendo la rassicurazione di una pronta risoluzione della vicenda, così come poi avvenuto”.

E come anticipato, dello stesso tenore sono le prime reazioni anche del centrodestra: “La nomina del nuovo commissario Mauro Fasano rappresenta una buona notizia per la città perché consente di riprendere il cammino ben impostato dal dott. Nova con una figura di altrettanta competenza ed esperienza – ha scritto Fabio Rolfi in una nota – Fondamentale per sanare la ferita ancora visibile in città sarà proseguire con gli adempimenti necessari per addivenire all’assegnazione dei lavori per la bonifica del sito, fase complicata e necessaria per poter immaginare concretamente la rigenerazione di quella zona centrale ed ancora critica della città ma anche cominciare a delineare le attività di bonifica dei siti privati, partendo dai giardini arrivando alle aree agricole a sud della Caffaro: centinaia di ettari sono ancora inquinate e necessitano di avere un futuro da costruire”.