Corini sotto esame, questo lo si era capito. Corini vicino all’esonero? Questo non è vero. Il tecnico del Brescia festeggia quest’oggi un anno di permanenza sulla panchina delle rondinelle. Una ricorrenza amara dopo il brusco scivolone interno con il Bologna. Ma da qui a dire che l’allenatore di Bagnolo Mella rischia seriamente il posto ed è in odore di esonero immediato ne passa di acqua sotto i ponti. Massimo Cellino non ha gradito come è maturata la sconfitta con il Bologna. Non ha gradito la gestione dei cambi, il crollo della squadra nella ripresa. Il presidente ha ribadito queste cose a Corini prima chiamandolo domenica sera in piena notte, secondariamente lo ha trattenuto più di due ore e mezza in sede ieri sera per fare il punto della situazione. Un colloquio pacifico, sereno, dai toni pacati. Niente pugni sul tavolo e voce alta. Massimo Cellino ed Eugenio Corini hanno analizzato la situazione, hanno verificato lo stato di forma della rosa e le condizioni degli assenti. Nessun ultimatum ma ovviamente la richiesta da parte di Massimo Cellino di un cambio di rotta, di una riposta importante e forte a Udine. Precisiamo: qualora anche con l’Udinese ci fosse un tracollo ed il Brescia uscisse sconfitto malamente dal campo allora i fantasmi di un esonero sarebbero concreti. Il sostituto? Pronto Stefano Pioli anche se l’ex tecnico di Parma, Fiorentina e Inter avrebbe detto di non essere mai stato contattato. Cellino è presidente furbo e scaltro, un profondo conoscitore della materia. Sicuramente un “Piano B” l’ha sempre nel taschino. Al momento però il clima è sereno. Molto, se non tutto, dipenderà dall’andamento della sfida di sabato alla Dacia Arena.