Iuschra: 100 uomini cercano ancora la bambina. Nuovi indizi?

Sono rimasti in 100 a Serle tra operatori della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, uomini in divisa e personale addestrato con unità cinofile. La speranza di trovare la piccola Iuschra non tramonta nonostante lo sconforto per nove giorni di ricerche senza esito. La bambina di 12 anni affetta da autismo sembra svanita nel nulla, inghiottita dalla vegetazione e dalla terra carsica dell’Altopiano di Cariadeghe. Mamma e papà di Iuschra si sono affidati alla speranza e alla preghiera affinchè possano riabbracciare la figlioletta sana e salva. Ma più passa il tempo più le speranze di ritrovare in vita Iuschra si affievoliscono. Nemmeno i droni hanno dato segnali confortanti così come negativi sono risultati essere gli esiti delle ricerche condotte con i cani molecolari specializzati arrivati dall’Olanda. Da Cariadeghe se ne sono andati anche gli speleologi i quali hanno scandagliato a fondo le oltre 100 grotte conosciute e non dell’altopiano bresciano. Di Iuschra nessuna traccia. Ma dove può essere finita la bambina? Gli inquirenti continuano a parlare di allontanamento volontario provocato dall’handicap della bambina. Nessuna ipotesi di rapimento come invece qualche cittadino di Serle ha cominciato ad ipotizzare. Qualche alto abitante della zona ha sottolineato come le ricerche non si siano svolte nella direzione giusta con Iuschra avvistata sui sentieri che conducono a Botticino, nella zona delle Cave e in Maddalena. Il testimone ha anche aggiunto di aver visto la bambina dirigersi in quella direzione ma la sua testimonianza non è mai stata presa in considerazione. Sull’Altopiano di Cariadeghe le ricerche continuano ma si cerca di tornare alla normalità. Riaperto il transito dei pedoni, rimane attivo il divieto per i veicoli. Le ricerche proseguiranno fino almeno a sabato poi verrà fatto un nuovo punto della situazione con un piano più dettagliato per riuscire a ritrovare la piccola Iuschra.