Avanzano, tra ostacoli e nuovi ritrovamenti, i lavori di bonifica bellica nell’area dell’ex Polveriera di Mompiano. Un passaggio obbligato prima di dare il via al progetto di riuso e rigenerazione urbana, che prevede la trasformazione dell’ex area militare in uno spazio pubblico a disposizione dei cittadini.
I lavori, partiti nel marzo 2024, hanno da subito mostrato una complessità superiore alle previsioni. I primi rilievi hanno infatti evidenziato la presenza di metalli nel sottosuolo, tra cui ordigni bellici inesplosi, come una granata e proiettili d’artiglieria rinvenuti a gennaio e a luglio 2025. Ogni volta si è reso necessario sospendere gli interventi per consentire l’intervento del Genio Militare.


Nel frattempo il Comune ha dovuto aggiornare il piano di bonifica, ampliando le aree da indagare e modificando le tecniche di scavo, che ora prevedono una rimozione a strati dell’intero terreno. I costi sono saliti, con spese aggiuntive sia per la ditta incaricata della bonifica sia per lo smaltimento dei materiali di risulta, come cemento e asfalto.
Ora è stato chiesto un finanziamento di 1,5 milioni di euro alla Presidenza del Consiglio per avviare il recupero dell’area già oggetto di progettazione partecipata: verranno sistemati il cammino di ronda, i percorsi lungo il torrente Garzetta e gli spazi aperti già accessibili al pubblico. Il valore complessivo dell’intervento è di circa 1,8 milioni di euro.
In parallelo è in fase di progettazione anche il recupero del Corpo di Guardia, l’edificio storico che potrà essere riqualificato solo una volta completata la bonifica delle cosiddette “riservette”.
L’obiettivo è restituire alla città un’area storica e verde, coniugando memoria, sicurezza e rigenerazione urbana. Ma perché questo accada, serviranno ancora pazienza, investimenti e il via libera delle autorità militari.


