Fra le 233 regioni europee la Lombardia è quella con il maggior numero di imprenditrici e lavoratrici autonome: ben 235mila. Un traguardo raggiunto grazie al traino delle imprese femminili, il 21,5% delle quali sono artigiane (oltre 39mila in Lombardia) con alcuni settori driver quali comunicazione e media digitali, economia digitale e modelli sostenibili, cura della persona. Questi sono numeri comunicati da Confartigianato in occasione dell’8 marzo, Festa della donna.

Nello specifico, a Brescia delle 5.387 imprese femminili artigiane quelle gestite da giovani donne, con meno di 35 anni, sono 866, pari al 16,1% dell’artigianato femminile e al 29,5% delle imprese totali femminili-giovanili; mentre quelle gestite da donne straniere sono 860, pari al 16% dell’artigianato femminile e al 24,7% delle imprese totali femminili-straniere. Brescia è quindi la seconda provincia dietro a Milano con 11mila imprese artigiane femminili. Seguono Bergamo (4.875), Varese (3.411) e la provincia di Monza e Brianza (3.294).

Sono evidenze che ci confermano quanto il nostro territorio sia accogliente nei confronti della libertà di intraprendere e dove le donne non fanno eccezione – ha commentato la presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Brescia Iolanda Pasini – Tuttavia non possiamo ignorare il gender gap che permane ed è forse uno dei peggiori stereotipi di genere nel mercato del lavoro”.