Da lunedì 6 dicembre scatterà la zona gialla in Alto Adige. Lo rende noto l’assessore alla Sanità della Provincia autonoma di Bolzano, Thomas Widmann. “Secondo noi sicuramente saremo in zona gialla questo venerdì, ma la misura scatterà dal prossimo lunedì. Se non si facesse niente contro queste catene d’infezione, automaticamente prima o poi si diventerebbe arancioni e dopo rossi. Proprio per questo, è positivo che almeno abbiamo un afflusso notevole nei centri vaccinali”.

Il 6 dicembre scatterà anche il super green pass. Data dove partiranno: una stretta sui controlli; la priorità alle categorie fragili nell’ambito della somministrazione della terza dose; e il rispetto delle regole. Sono queste le tre indicazioni del governo per far fronte non solo alla temuta avanzata della variante Omicron, ma anche alle festività natalizie caratterizzate, come di consueto, da numerosi momenti di convivialità che rischiano di trasformarsi in “occasioni pericolose” in presenza di soggetti non vaccinati.

Ad ogni modo, secondo l’Istituto superiore di Sanità (Iss) non ci sono ancora evidenze che l’infezione con la variante Omicron causi una malattia più grave rispetto alle altre varianti. I dati preliminari suggeriscono che ci sia un tasso maggiore di ricoveri in Sud Africa, ma questo potrebbe essere dovuto all’aumento complessivo delle persone infette piuttosto che alla specifica infezione con Omicron.

“In questa fase ancora molto delicata per la salute pubblica, le Forze di Polizia e le Polizie locali continueranno a dare il massimo e ad agire con responsabilità ma anche con la necessaria fermezza, effettuando controlli più serrati sulla certificazione verde con una particolare attenzione alle aree e alle fasce orarie di maggiore afflusso di persone – ha detto la responsabile del Viminale, Luciana Lamorgese -. Ho chiesto ai prefetti di coinvolgere tutti i soggetti interessati, raccomandando loro di intensificare il confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria degli esercenti anche al fine di sviluppare una capillare opera di sensibilizzazione dei propri aderenti”.

Secondo il consulente per la campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso, “a Natale credo che in alcune regioni del nostro Paese sarà possibile pranzare tutti insieme, se tutti saranno vaccinati. Condivido le misure adottate da alcuni sindaci, più preoccupati di altri, che hanno chiesto di indossare la mascherina anche all’aperto – ha proseguito Bertolaso -. Se la campagna vaccinale della terza dose dovesse avere quell’impulso per il quale stiamo lavorando e, in Lombardia, dovessimo arrivare a 2,5 milioni di terze dosi che siamo in grado di fare da oggi fino a Natale, probabilmente riusciremo a frenare molto le incidenze di questa patologia e probabilmente riusciremo a passare un natale più sereno. In altre regioni non lo so se riusciremo a fare lo stesso”.

Intanto, il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, Francesco Paolo Figliuolo, ha inviato una circolare alle Regione dove si legge della “massima priorità da garantire a favore delle categorie più vulnerabili al Covid-19 per età e/o elevata fragilità e di quelle per le quali sussiste l’obbligo di vaccinazione. Per raggiungere tal fine si invitano le Regioni a cogliere tutte le opportunità derivanti dall’impiego massivo delle risorse effettivamente impiegabili per il proseguimento della campagna vaccinale”.

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