Oltre alla riapertura dei negozi al dettaglio e qualche piccola libertà in più, l’arancione porta in Lombardia anche il ritorno in classe in presenza. Da lunedì infatti, gli studenti lombardi iscritti dalla seconda media alle superiori potranno rientrare in aula nel rispetto delle direttive che prevedono una percentuale che va dal 50% al 75%.

Il governatore Fontana ha già confermato il rientro per le medie, mentre per le superiori ha lasciato campo libero alle Prefetture: “Già da lunedì le scuole medie riprenderanno la propria attività in presenza. Quelle secondarie di secondo grado potranno riprendere le lezioni in presenza secondo l’organizzazione stabilita nei piani operativi delle Prefetture”.

Ironia della sorte, o degli errori, questo passo avverrà nella data stabilita dalla discussa ordinanza regionale che aveva imposto il 100% di didattica a distanza proprio fino al 24 gennaio con il rientro in classe il giorno successivo.

Il passaggio di fascia della Lombardia viene così incontro alle richieste degli studenti che nei giorni scorsi erano scesi in piazza anche a Brescia per manifestare la loro forte volontà di tornare nelle scuole mettendo almeno in parte la parola fine alla didattica a distanza.

Come ben sappiamo la nota dolente, il nodo critico anche in chiave di rischio di contagio, non è stato la lezione in sé quanto il prima e il dopo con il problema dei trasporti pubblici. Per quanto riguarda i treni e in particolare i regionali, Trenord ha fatto sapere di garantire “la massima offerta possibile per la ripresa delle scuole”. L’azienda ferroviaria ha infatti comunicato di aver potenziato il servizio e le composizioni in modo da offrire 1milione e 41mila posti, circa 21mila in più del 2019.

“Data l’impossibilità di ulteriori potenziamenti per limiti di capienza infrastrutturale e di disponibilità dei mezzi – scrivono da Trenord – per favorire il rientro degli studenti a scuola in sicurezza è stata inoltre realizzata una campagna di comunicazione – allestita a bordo, nelle stazioni e sui canali online dell’azienda – che invita i clienti a utilizzare i mezzi di trasporto pubblico con responsabilità scegliendo, per quanto possibile, soluzioni di viaggio fuori dalle ore di punta”.

A bordo dei convogli resta in vigore il limite di rimpimento del 50% definito dalle autorità, che sui treni prevede che i passeggeri occupino tutti i posti a sedere, evitando di sostare nei corridoi o negli spazi di salita e discesa.