Più trascorrono le ore maggiormente emergono le ferite sul Garda per l’ondata di maltempo che ha sferzato la nostra provincia nella giornata di lunedì. La conta dei danni si aggiorna, ora dopo ora, con il censimento di edifici lesionati e patrimoni naturali devastati. Particolarmente colpita la zona di Gargnano dove si è registrato il crollo dell’ex caserma dei carabinieri. Nell’entroterra, la strada vicinale che conduce da località Razone a Briano resta chiusa a causa delle piante cadute. A Toscolano il mercato settimanale non si è svolto, ragioni di sicurezza. Chiusa ancora la valle delle Cartiere così come la strada della Forra di Tremosine, interdetta da tre giorni al traffico veicolare dopo la caduta di materiale roccioso e alberi. A Tignale, continuano incessanti le operazioni di ripristino della copertura del Santuario di Montecastello per scongiurare infiltrazioni d’acqua all’interno dell’edificio religioso. Ma ciò che maggiormente preoccupa è lo sversamento di fango e detriti nelle acque del benaco portate dal tunnel sotterraneo dell’Adige. Nei porti e sulle spiagge dei paesi costieri già pieni di detriti e ramaglie trasportati dagli affluenti in piena con l’acqua ad intorbidirsi. In ginocchio anche la pesca con la preoccupazione per le condizioni del lago e del ricircolo d’acqua.