Passata la bufera, superato il maltempo, Brescia fa la conta dei danni. E’ una città in ginocchio quella che questa mattina si è svegliata sotto un pallido sole dopo la tempesta di lampi, vento e pioggia di ieri. Un martedì apocalittico tra le strade del centro dove la furia della natura ha fatto valere la sua forza. Alberi sradicati, tetti scoperchiati, strade allagate: la conta di danni è elevata. Fortunatamente si sono registrati per lo più danni a strutture come in via Galvani dove il tetto del condominio al civico 18 è letteralmente stato strappato dal vento. Calcinaccio e grondaie sparse per la via a colpire le vetture in sosta. Tanta paura ma nessun ferito. Più grave la situazione in Castello dove un albero ha colpito una persona ora ricoverata all’Ospedale Civile per politraumi. Il fatto si è verificato in via Brigida Avogadro dove il grosso tronco ha travolto un 53enne. E’ il caso più grave dell’ondata di maltempo sul bresciano. Numerose le chiamate ai Vigili del Fuoco con la Protezione Civile in campo per ogni emergenza. Come quella sul fiume Mella ad Urago con il corso d’acqua in piena a destare più di una preoccupazione. Il vento forte che ha soffiato a più di 100 km/h ha creato danni alla circolazione mandando il traffico in tilt. Alberi abbattuti in via Mazzini, contrada Santa Chiara ed il via Tirandi. Danni alla copertura dell’accesso alla Poliambulanza. A Sant’Eufemia come a Campo Marte un grosso albero si è abbattuto su automobili in sosta. Un allerta meteo che ha costretto molti sindaci, tra i quali Del Bono alla chiusura della scuola per l’intera giornata