Staffetta anticipata, un po’ a sorpresa. Che l’ex allenatore di Brescia Peppe Poeta fosse destinato a ereditare il ricco trono del paron Ettore Messina era arcinoto. Di più: era stato detto fin dal ritorno del coach all’ombra della Madonnina. Certo nessuno pensava che questo sarebbe avvenuto ora.
L’ufficialità è arrivata con una breve nota della società meneghina in cui viene annunciato il passo indietro di Messina: “La Pallacanestro Olimpia Milano comunica che Ettore Messina ha lasciato l’incarico di Capo Allenatore della prima squadra – leggiamo sul sito del club – Questa decisione è stata presa di comune accordo con il presidente Leo Dell’Orco, anticipando così la transizione con Peppe Poeta, che assume il ruolo di Capo Allenatore”.
La società aggiunge che Messina rimarrà comunque fra i ranghi dirigenziali delle scarpette rosse “garantendo così continuità e competenza nel club grazie all’esperienza maturata negli anni”.
Più amara la versione dello stesso Messina che ha scritto una lettera aperta ai tifosi spiegando di aver compreso “di essere diventato – non da oggi – un fattore di divisione”.
Poeta era tornato a Milano in estate dopo una stagione da esordiente a Brescia, culminata con una finale Scudetto. Per lui un contratto di tre anni e l’accordo di succedere al mostro sacro Messina dopo il primo. Ora la staffetta anticipata, segno dell’avvio di un nuovo ciclo dell’Olimpia, ma anche della capacità di Brescia di forgiare nuovi talenti. Matteo Cotelli, con il suo primato in classifica, è lì da vedere.
La lettera di Messina
“Mi perdonerete se esprimo con questa lettera, e non con una conferenza stampa o delle interviste, i motivi della decisione che ho preso, con animo sereno e costruttivo, nella giornata odierna. Fin dal primo giorno di allenamento ad agosto, ho provato un grande piacere nell’andare in palestra con tutto il gruppo squadra, inclusi sanitari, fisioterapisti, preparatori e il resto dello staff, che accomuno in un sentito ringraziamento. E allora, vi chiederete, perché lasciare la panchina (ma non il club)?
Il motivo è molto semplice: ho capito di essere diventato – non da oggi – un fattore di divisione e, di conseguenza, di distrazione. Anche impegnandomi a svolgere il mio lavoro nel miglior modo possibile, ogni circostanza si trasformava in un’occasione per aprire un referendum pro o contro la mia persona. Per questo motivo (e soltanto per questo) ho deciso di eliminare una situazione che era diventata per me fonte di grande tensione e per la squadra e la società causa di danno. Eliminando la causa delle tensioni, ritengo di esercitare al meglio la responsabilità affidatami dal Signor Giorgio Armani e dal club fin dal mio primo giorno in Olimpia.
Quest’anno, in particolare, ho fatto molta fatica ad accettare il clima, tanto che a volte esitavo persino a salire gli ultimi gradini verso il campo. La mia decisione ha dunque un unico scopo: favorire un momento di unità, creando le condizioni perché tutti si raccolgano attorno alla squadra. Con la profonda convinzione che il gruppo possa ottenere ottimi risultati, come ha già dimostrato nonostante i numerosi infortuni.
Resto il primo tifoso dell’Olimpia e, soprattutto, resto nel club per dare il mio contributo ad affrontare le nuove sfide fuori dal campo, che sono alle porte. In questo senso, sono molto felice e motivato di proseguire il lavoro al fianco del nostro Presidente Leo Dell’Orco.
Guardando avanti, sono sicuro che Peppe e lo staff tecnico continueranno a lavorare con l’impegno e la competenza che non sono mai mancati. Se avranno l’aiuto di tutti, raggiungeranno i risultati sportivi che ci auguriamo. I componenti dello staff tecnico sanno che resto a loro disposizione per qualsiasi cosa possa essergli utile, ma so che sapranno guidare nel modo migliore la nostra Olimpia, che ora ha bisogno solo di serenità e di unione.
Grazie di cuore
Ettore Messina“

















































