La mozione approvata in Consiglio provinciale lunedì – che chiede di intitolare un immobile a Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un commando di estrema sinistra – continua a generare polemiche. Il documento, votato da gran parte della maggioranza di centrodestra, ha sollevato una dura reazione da parte del mondo antifascista e progressista bresciano.

In un comunicato unitario, sottoscritto da partiti, associazioni e sigle sindacali, si parla di “una scelta divisiva e ipocrita” che “non commemora una vittima innocente, ma rivendica valori identitari legati a una parte politica”.

Nel mirino c’è anche il tempismo della votazione, avvenuta proprio nel giorno dell’anniversario della strage dell’Italicus, attentato di matrice neofascista del 1974. “Una scelta vergognosa e ipocrita – scrivono – in totale disprezzo di tutte le altre vittime innocenti dimenticate, nella logica politica imperante di questo tempo secondo cui la maggioranza si prende tutto, anche le proprietà di enti statali”.

“Le forze antifasciste e democratiche fanno appello perché venga mantenuta alta l’attenzione politica nei confronti di uno squallido tentativo di imporre un metodo che determina comportamenti divisivi e incostituzionali – concludono le realtà firmatarie – facendo in modo che alla netta e totale condanna della scelta della Provincia seguano momenti di approfondimento collettivo attraverso iniziative pubbliche condivise e partecipate”.

Firmatari

Anpi – Fiamme Verdi – Cgil Brescia – Cgil Valle Camonica Sebino – Cisl – Uil – Acli Brescia –  Provincia Bene Comune – Partito Democratico Brescia – Sinistra Italiana – Azione – AVS – Rifondazione Comunista – Al Lavoro per Brescia – Partito Comunista Italiano – Movimento 5Stelle – Europa Verde – Verdi Brescia – + Europa – Italia Viva – Libertà e Giustizia