Il 2024 si è chiuso con un nuovo record per il turismo in provincia di Brescia: oltre 11 milioni di presenze (+4,03%) e più di 3,1 milioni di arrivi (+3,35%), numeri che confermano il territorio tra le prime dieci destinazioni italiane per volumi di flusso. Un risultato che arriva dopo l’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, segno di un consolidamento strutturale dell’attrattività bresciana.
Trainato dalla forte componente internazionale – il 72% delle presenze totali – il turismo bresciano vede la Germania al primo posto, seguita da Regno Unito, Francia e Polonia. In forte crescita i flussi da Polonia (+36,2%), Stati Uniti (+25,9%) e Medio Oriente (+38,8%), quest’ultimo frutto di strategie mirate di promozione.
Il Lago di Garda resta la locomotiva turistica con oltre 8 milioni di presenze (72% del totale provinciale), seguito dal capoluogo, dall’area del Lago d’Iseo e Franciacorta, dalla Valle Camonica e dalle zone montane. Crescono anche aree minori come Valle Trompia (+35,68%) e Pianura Bresciana (+8,34%).
La spesa turistica, monitorata tramite transazioni con carte Mastercard, è salita del 14% rispetto al 2023, con il 70,59% generato da turisti stranieri. Ricettività, ristorazione ed enogastronomia sono i settori che più beneficiano della crescita.
Per il 2025, i primi cinque mesi confermano un andamento stabile (+0-2% di arrivi), con indicatori di qualità e spesa in crescita (+10% nei primi sei mesi). L’84,5% di gradimento medio, rilevato dal Destination Reputation Index, segnala un’elevata soddisfazione dei visitatori in tutte le aree del territorio.
“La provincia di Brescia cresce perché riesce a proporsi come sistema coerente, capace di offrire esperienze autentiche e diverse in ogni area – commenta il presidente di Visit Brescia, Eugenio Massetti – Il turismo è un motore fondamentale per l’economia bresciana, capace di generare ricchezza, occupazione e sviluppo diffuso”.