Aveva fatto di un garage di Cologno Monzese un vero e proprio arsenale, pronto a fornirgli armi e altri attrezzi necessari per mettere a segno i suoi colpi. A smascherarlo sono stati i Carabinieri di Chiari che già da tempo tenevano d’occhio quest’uomo classe 1964 di origine calabrese, ma da tempo residente a Castrezzato.

Le indagini avevano portato i militari fino al Comune nell’interland milanese dove le perquisizioni in un’abitazione e due garage hanno portato alla luce una serie di prove della sua colpevolezza. Sono per citare alcuni oggetti sequestrati basti pensare che l’uomo conservava (tutti perfettamente oliati e pronti a far fuoco) un kalashnikov, un fucile a pompa e uno a canne mozze, oltre a un revolver e una Colt semiautomatica. Rinvenute anche circa 700 munizioni di vario calibro.

Oltre queste armi i Carabinieri hanno sequestrato diverse pettorine contraffatte dei carabinieri e dell’ufficio postale, maschere in lattice e apparecchiature per la distorsione dei segnali radio. Per finire in bellezza questo individuo aveva anche costruito degli ordigni esplosivi artigianali.

Gli ordigni esplosivi artigianali sequestrati dai Carabinieri

L’uomo è finito in manette, ma le indagini non finiscono qui. I Carabinieri tenteranno infatti di ricostruire la sua attività criminale nella speranza di riuscire a ricondurre a questa persona una serie di rapine avvenute nel territorio lombardo tra le provincie di Milano, Bergamo e Brescia negli ultimi mesi.