In quanto suo amico gli aveva offerto ospitalità in casa per una settimana, visto che il resto della famiglia non c’era. Una volta che i familiari fossero tornati però, se ne sarebbe dovuto andare. E quando quel momento è arrivato non c’è stato modo di farlo uscire dall’uscio tanto che è scoppiata una lite che ha richiesto l’intervento degli agenti del Commissariato Carmine.

Lo sgradito ospite era già stato cacciato una volta, ma dopo aver minacciato di morte con un taglierino l’amico proprietario era riuscito ad assicurarsi per altri due mesi un tetto sulla testa.

La situazione è degenerata domenica pomeriggio quando i poliziotti sono giunti nell’appartamento di via XXV aprile e hanno provato a fare da mediatori fra i due cittadini stranieri. Niente da fare però, l’uomo non se ne voleva più andare. E per chiarire il concetto si è scagliato con violenza contro gli agenti trascinando a terra uno dei due, che ha riportato la lussazione della spalla ed una prognosi di 30 giorni. Il tutto davanti ai tre figli minorenni della famiglia ospitante in preda al panico.

Per riuscire a bloccare il violento è stato necessario utilizzare lo spray al peperoncino in dotazione. Anche dopo tutto ciò l’uomo non ha però accennato a calmarsi, anzi ha ferito anche il secondo agente e anche una volta ammanettato ha proseguito a dimenarsi tentando di colpire le divise.

Inevitabile l’arresto per resistenza e lesioni, oltre ad altri reati dopo la querela presentata dall’amico. A seguito dell’udienza di convalida ha patteggiato una pena a due anni di reclusione.