Baba Biri. Padre e figli. Questa la traduzione della struttura criminale che ha messo a segno 9 colpi nel Bresciano. Furti nei supermercati, distributori di carburante, una lavanderia e parecchi bar. La banda, con a capo un uomo di nazionalità serba, aveva anche tentato altri due colpi che però non sono andati a buon fine.

Ieri mattina sono scattate le manette dopo le indagini partite dalla stazione dei Carabinieri di Riva del Garda con la collaborazione di quelle di Brescia, Castel Mella, Chiari e Rovato. Le accuse sono quelle di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio. Al vertice della banda c’era un serbo e il resto del gruppo era formato da albanesi e due italiani.

Un’associazione che all’interno aveva ruoli ben definiti: chi faceva il palo, l’addetto al sopralluogo e chi reperiva i mezzi. Tutto studiato alla perfezione per compiere i colpi che oggi gli costano le manette.