Le misure di semplificazione e riduzione dei costi concordate dal comitato organizzatore delle Olimpiadi estive di Tokyo, rinviate al 2021, dovrebbero consentire di risparmiare circa 30 miliardi di yen (284 milioni di dollari) rispetto alle uscite inizialmente previste per quest’anno.

E’ quanto emerso da un incontro online del consiglio esecutivo del comitato, durante il quale le misure sono state illustrate nel dettaglio. Lo sforzo di semplificazione e riduzione dei costi è teso a compensare almeno in parte gli oneri derivati dal rinvio dell’evento, e per aumentare così il consenso dell’opinione pubblica giapponese, che guarda con sfiducia all’organizzazione dei Giochi in un contesto globale ancora segnato dalle incertezze legate alla pandemia di coronavirus. Il presidente del comitato organizzatore, l’ex premier giapponese Yoshiro Mori, ha parlato di un “incredibile sforzo di riduzione dei costi”: “Se riusciremo a trasmettere un lascito positivo ai futuri paesi ospitanti, potremo dire di aver compiuto la nostra missione al meglio”, ha affermato il funzionario.

Yoshiro Mori, ex premier del Giappone e presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi estive di Tokyo, ha dichiarato nei giorni scorsi che l’evento sportivo si terrà il prossimo anno “a prescindere da quanto potrà accadere”. Intervenuto ad una serata di gala organizzata da una corrente del Partito liberaldemocratico giapponese, Mori ha illustrato le misure intraprese dal paese per garantire la sicurezza degli atleti e degli spettatori delle Olimpiadi, nel contesto della pandemia di coronavirus che ha costretto a rinviare l’evento al prossimo luglio. Una commissione guidata dal governo ha già studiato protocolli di immigrazione che consentiranno agli atleti di visitare il paese e allenarsi, anche nel caso il Giappone dovesse proibire gli ingressi dal loro paese d’origine. La scorsa settimana il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), Thomas Bach, ha espresso ottimismo in merito alla possibilità di tenere i Giochi il prossimo anno, pur prendendo atto della situazione di incertezza che permane a livello globale.

Gli organizzatori delle Olimpiadi estive di Tokyo, rinviate al prossimo anno a causa della pandemia di coronavirus, intendono ridurre il numero dei funzionari all’evento del 10 o 15 per cento, nell’ambito di una serie di proposte per la riduzione dei costi. Lo riferisce la stampa giapponese, che riporta un annuncio dato dal Comitato olimpico giapponese lo scorso 24 settembre. Sia il governo giapponese che il Comitato olimpico internazionale (Cio) stanno tentando di semplificare l’organizzazione dei Giochi, per limitare i costi aggiuntivi comportati dal rinvio dell’evento.

La riduzione dei funzionari del Cio e dei comitati olimpici nazionali presenti all’evento comporterà una riduzione di costi in termini di trasporti, vitto e alloggio. Il comitato organizzatore ha anche proposto una serie di modifiche infrastrutturali che ridurranno il consumo energetico. Il pacchetto per la semplificazione dei Giochi include in tutto 52 misure, e potrebbe essere approvato oggi, al termini di un incontro di due giorni tra il comitato organizzatore e la commissione coordinatrice del Cio.

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