Stagione tra luci e ombre per l’olivicoltura gardesana e sebina. In questi giorni è iniziata la raccolta delle olive negli uliveti del Garda, ma le prime stime indicano una produzione inferiore del 40-50% rispetto al 2024. Le rese in olio, però, sono in crescita: tra il 14 e il 15%, contro il 9-10% dello scorso anno. Queste sono le stime tracciate da Confagricoltura Brescia.
Sul Garda la stagione è stata complicata dall’attacco della mosca olearia e dal maltempo, culminato nella grandinata che ha colpito Manerba, Moniga e Raffa di Puegnago una decina di giorni fa, con perdite fino al 70%.
Secondo Marco Penitenti, vicepresidente della sezione Olio di Confagricoltura Brescia, “chi non ha fatto i trattamenti raccoglierà poco, mentre chi è intervenuto porterà a casa un prodotto di buona qualità, con rese finalmente nella norma del lago di Garda”.
Dall’azienda di Giovanni Avanzi, tra Manerba e Moniga, la raccolta partirà a breve: “Il clima e la mosca hanno ridotto la produzione di circa il 30%, in alcune zone anche del 50%” è l’amara constatazione.
Situazione analoga sul Sebino, dove – riferisce Rossella Guerini, olivicoltrice di Marone – la mosca ha limitato la quantità ma con rese migliori rispetto all’anno scorso.