“Siamo stati picchiati, privati dell’acqua potabile, delle medicine essenziali di tutti i nostri averi. A me hanno rubato tutto tranne gli occhiali che indosso, comprese le mutande. Siamo stati come animali, chiusi in celle illegalmente perchè arrestati in acque internazionali. C’era da parte loro una voglia di farci del male di umiliarci”.

Il racconto è di Paolo Romano, consigliere regionale del Pd, uno degli esponenti politici imbarcato sulla Flottilla. Ed è un racconto che non solo fa riflettere sulla situazione a Gaza ma dovrebbe indignare qualsiasi persona civile e democratica.

“Io racconto sempre – continua Romano nell’intervista a Èlive – che un soldato mi ha preso e mi portava in giro come una scimmia, tenendomi per la testa e chiedendomi di fare una specie di balletto, per cui mi diceva Up and down, su e giù, e io dovevo muovermi come se fossero le tacche di uno schienale reclinabile di una sedia e se non lo facevo venivo picchiato in testa”.

Paolo Romano è intervenuto a Brescia, alla Cascina del Parco Gallo in occasione della “Festa del Tesseramento” del Pd cittadino per raccontare la sua esperienza a bordo della Flottilla.

PAOLO ROMANO, IL RACCONTO A ÈLIVE

“NON RIESCO A DORMIRE, STO FACENDO UN PERCORSO CON UNO PSICOLOGO DEL TRAUMA”

Paolo Romano è tornato da qualche settimana ma di notte, confessa, non riesce a dormire bene anche se sta facendo un percorso con uno psicologo del trauma. “Dalle percosse a loro che entravano ogni due ore di notte accendendo le luci con i fucili spianati buttandoci giù dal letto per terrorizzarci, puntandoci i fucili in faccia , sono cose che ti rimangono. Però, aggiunge Romano, è anche importante ricordare per poter raccontare una pagina grave di quello che è accaduto e anche per poter ricordarci di una cosa: anche nel giorno peggiore in quelle prigioni in cui sono stati negati i nostri diritti umani (noi abbiamo presentato denuncia per tortura …) comunque noi siamo stati meglio di un bambino a Gaza negli ultimi due anni. Perché l’acqua non era potabile – continua Paolo Romano – ma ce l’avevamo, il cibo era poco e marcio ma ce l’avevamo, avevamo un tetto sulla testa, e avevamo la certezza che i nostri cari stessero ben. Nessun bambino a Gaza negli ultimi 2 anni ha avuto nessuno di questi privilegi. E ci chiediamo come sia possibile – conclude Romano – per un Governo come quello di Giorgia Meloni mentire su Gaza, continuare a dire che non abbiamo mandato le armi, continuare a dire che gli aiuti si potevano portare in un altro modo….