La sconfitta del Brescia di sabato non smette di far discutere e il tema più dibatutto è sicuramente l’arbitraggio di Giua che in pochi minuti ha espulso per doppia ammonizione Bjarnason.

Dalla società arrivano le dichiarazioni al vetriolo del responsabile dell’area tecnica e mercato Giorgio Perinetti che ha parlato di “arbitraggio inadeguato”.

“La squadra sta vivendo un momento molto delicato e particolare dovuto agli infortuni che in questi mesi hanno fermato quattro calciatori per un periodo prolungato – ha detto Perinetti – Oltretutto, non possiamo non considerare che il Coronavirus ha dimezzato la rosa in due occasioni, nonostante i controlli che il Club effettua in continuazione e con precisione. Il Covid-19 in questa annata è un fattore, ma non cerchiamo alibi. Al di là delle assenze che Mister Lopez è stato costretto a fronteggiare, c’è da contare che queste defezioni creano, e hanno creato, difficoltà affinché la rosa potesse entrare in condizione in maniera omogenea. Nonostante questo, nel primo tempo della sfida contro il Frosinone la squadra ha mostrato un ottimo calcio esibendosi in una delle prestazioni, probabilmente, più belle dall’inizio del campionato a testimonianza dell’abnegazione dei ragazzi e dell’incisività del lavoro del tecnico”.

Poi l’attacco al fischietto della sfida: “Purtroppo, con rammarico, abbiamo dovuto constatare una gestione della gara da parte del Sig. Giua assolutamente insufficiente e caratterizzata da decisioni per nulla omogenee. Il Brescia, pur facendo la partita, è stato tartassato continuamente da fischi inopportuni e cartellini gialli che addirittura hanno portato all’espulsione di Bjarnason dopo soli tre minuti per due falli veniali. Il Club non ha mai fatto polemica o contestato le decisioni arbitrali in riferimento a singoli episodi di gara come rigori negati o altro, ma stavolta la gestione di Giua si è rivelata assolutamente inadeguata. Pertanto ci auguriamo che si sia trattato solo di una giornata sfortunata, mentre la squadra è intenzionata e decisa a rispondere sul campo alle avversità riscontrate”.