
“Noi oggi siamo qui per commemorare le vittime della violenza neofascista. Dobbiamo a loro una cosa molto semplice, ma molto difficile da fare: la lotta per la democrazia”. Così, al microfono di Èlive, lo scrittore Antonio Scurati durante la cerimonia di commemorazione per la Strage di piazza Loggia.
“La lotta non è guerra, anzi spesso è l’antitesi della guerra. La lotta per la democrazia spesso è pacifismo – ha aggiunto – Dobbiamo ricordare ciò che le persone che si trovavano in piazza al momento della strage sapevano bene e testimoniavano con il loro impegno: la storia della democrazia è sempre lotta per la democrazia. Impegno, partecipazione, devozione a certi valori fondamentali. La democrazia non vive senza la partecipazione di tutti”.
Dopo i momneti più solenni in piazza Loggia, Scurati si è spostato all’auditorium San Barnaba dove ha potuto dialogare con gli studenti del Dandolo di Orzivecchi nell’incontro intitolato “L’ultimo fascismo e il lungo, sanguinoso dopoguerra”.