Il caso di Iushra Gazi, la bambina di 12 anni sparita nel nulla sull’Altopiano di Cariadeghe il 19 luglio di un anno fa, tornerà ad essere dibattuto in un aula di tribunale il prossimo 26 settembre. Lo scrive il Giornale di Brescia. Davanti al gup Luca Tringali comparirà Roberta Ratti, l’operatrice della Fobap accusata di omicidio colposo per la scomparsa della piccola di origine bengalese affetta da autismo.

La 42enne educatrice della associazione che si occupa di disabili era la responsabile del progetto «Estate» della Fobap, una sorta di grest a cui partecipavo alcuni dei ragazzi seguiti dalla fondazione. Quella mattina a Cariadeghe erano 15 i ragazzi disabili iscritti alla gita.

La ricostruzione di quegli istanti ha portato a capire che i tentativi di figa di Iushra, solita a correre, erano stati due: il primo era stato sventato, il secondo invece no. L’operatrice della Fobap aveva provato ad inseguire Iushra ma senza riuscire a fermarla.

Da quel momento è iniziato l’incubo. Macchina imponente quella mossa per cercare la piccola: 1.500 persone, coordinate dalla prefettura a scandagliare ogni anfratto del terreno carsico. Roberta Ratti risulta essere l’unica imputata. Per gli inquirenti la sua negligenza nell’affrontare il caso sarebbe stata la causa della tragedia.