Nello stesso appartamento di Esine i Carabinieri di Breno erano già entrati nel mese di maggio, quando avevano arrestato un pregiudicato straniero, trovato in possesso di diversi etti di cocaina.

Questa volta a finire nelle indagini dei militari, che hanno ribussato alla porta della stessa casa, è il figlio 18enne della compagna dell’extracomunitario che, a seguito di una condanna a 4 anni e mezzo, si trova ancora in carcere. Proprio da quell’arresto è partita l’attività dei Carabinieri che avevano trovato nella stanza del giovane alcuni grammi di marijuana.

Dagli accertamenti è emerso che il 18enne riforniva di marijuana e hashish diversi coetanei della valle, alcuni dei quali minorenni.

Per ricostruire la fiorente attività illegale del ragazzo è stato fondamentale il suo smartphone. Da numerose chat sono infatti saltati fuori i contatti con gli acquirenti e gli ordinativi di erba o hashish che quotidianamente venivano concordati con il pusher di fiducia.

A quel punto i minorenni, convocati in caserma accompagnati dai loro genitori, non hanno potuto fare altro che confermare quanto le indagini avevano già accertato in modo chiaro. Il 18enne è stato posto ai domiciliari con il divieto di incontrare altre persone, fatta eccezione per i familiari.

Foto d’archivio.