Nuovo capitolo nell’annosa questione del pedaggio sulla Corda Molle. A riaccendere il dibattito è stato ancora una volta il deputato bresciano di Azione Fabrizio Benzoni, che oggi ha interrogato direttamente il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini durante il question time alla Camera.

“Siamo alla quinta interrogazione, questa è diventata una saga – ha esordito Benzoni – Speriamo che oggi sia l’occasione per fare chiarezza su cosa intenda fare il Governo, partendo da ciò che lei stesso ha detto: finché sarò ministro, la Corda Molle non sarà a pagamento”.

Il Ministro ha risposto rivendicando che, ad oggi, il pedaggio non è stato introdotto: “Sono usciti 150 articoli ma siamo nel 2025 e non c’è alcun pedaggio. Non ci sarà per tutto quest’anno – ha detto Salvini – Lavoriamo con i territori per evitare quanto previsto dal contratto firmato dal ministro del Pd Delrio nel 2017”. Il titolare del dicastero ha precisato che ogni modifica dovrà comunque rispettare i vincoli di legge e ottenere il via libera da enti e autorità coinvolte.

Ma Benzoni ha replicato duramente, accusando Salvini di continui dietrofront: “È il Ministro della coerenza nel contraddirsi ogni volta. Le sue dichiarazioni sono sempre diverse. Prima ha detto che i portali erano per il monitoraggio del traffico, poi il concessionario ha ammesso che serviranno per il pedaggio. E nel frattempo spuntano anche i cartelli ‘autostrada a pagamento’”.

Il deputato ha ricordato anche le pressioni arrivate da sindaci e associazioni locali: “Sono mesi che chiedono un incontro, ma il Ministero continua a non dare risposte chiare”.

Il botta e risposta