Prenotare un esame diagnostico in Lombardia con il servizio “prenota on line” e trovare la disponibilità già il giorno successivo. Con la “mutua” non a pagamento. Possibile?

Certo che no, anche se dal portale on line fino a procedura completata, con tutti i dati richiesti, dà l’idea che sia, invece, assolutamente fattibile.

PORTALE CHE “INGANNA” ANCHE GLI ESPONENTI DI CENTRO DESTRA

“Il caso” è nato sui social con un post del senatore Alfredo Bazoli con il quale aveva denunciato due anni di attesa per un esame diagnostico.
Praticamente in tempo reale la risposta di Fausto Di Mezza che ha postato lo screenshot del servizio regionale nel quale, a suo dire, ci sarebbe stato posto il giorno successivo seguito dall’on. Simona Bordonali.

I POST SOCIAL DI BAZOLI, DI MEZZA, BORDONALI

È UNA PAGINA “DI CORTESIA”

Peccato però che quella sopra riportata sia, di fatto, una sorta di pagina di cortesia.

Per prenotare l’esame diagnostico di cui necessitiamo è obbligatorio inserire: codice fiscale, le ultime 5 cifre della tessera sanitaria e, soprattutto, il numero/codice identificativo dell’impegnativa in bianco e nero rilasciata dal medico.

Solo dopo aver inserito questi dati e compilato la procedura si accede alla reale disponibilità …. che è decisamente diversa da quella dello screenshot brandito sui social. Anche perché quella “home page” è da leggere correttamente.

E cioè (riguardatela bene…) riporta la data di accesso, l’aggiornamento dati al giorno precedente e indica l’ambulatorio per richieste “urgenti”, con “priorità breve” , vale a dire entro 10 gg dalla data dell’impegnativa o con tempistiche più lunghe. Ma non indica lil numero posti disponibili e gli orari.

Una “schermata” che, a tutti gli effetti, può trarre in inganno se la consultazione è superficiale.

ECCO LA NOSTRA PROVA

Come è nostra abitudine, abbiamo verificato (e lo diciamo in particolare all’On. Simona Bordonali che sui social ha invitato il sottoscritto a verificare le notizie) non tanto la tempistica dell’esame diagnostico del senatore Bazoli, in quanto, ovviamente non siamo in possesso degli estremi necessari quanto di una prescrizione di un paziente che, gentilmente, ci ha concesso l’accesso, garantendogli la massima riservatezza dei dati personali.

Ecco quindi che, dalla prima schermata, che anche a noi è risultata uguale a quella pubblicata da Fausto Di Mezza e ripresa nel post dell’on. Simona Bordonali, a realtà è ben diversa. Per una “RMN, risonanza magnetica encefalo e tronco encefalo senza contrasto” i 10 gg richiesti dal medico sono perlomeno 70, prima disponibilità il 1° settembre 2023 (guardate bene gli screenshot).

ECCO LA DIFFERENZA TRA “NOTIZIE SUI SOCIAL” E INFORMAZIONE

Questa è la palese differenza tra informazione e “notizie sui social” che spesso sono solo propaganda politica.

I giornalisti, possono sbagliare, certo, essere anche in malafede, forse a volte, ma il nostro lavoro è quello di informare al di fuori di qualsiasi logica partitica, politica e di convenienza

Sono certo che non ci sia stata malafede negli esponenti del centro destra, particolarmente attivi sui social per questa vicenda, e che anche loro siano stati “ingannati” dalla poca chiarezza del portale della Regione Lombardia.

Ma certo, anche questo è un problema, far apparire un dato, di fatto, fuorviante, non è una bella e affidabile presentazione. Anche perché poi, alla fine, i nodi vengono al pettine.

Paolo Bollani