foto d'archivio

Truffa aggravata ai danni dello Stato, riciclaggio, auto-riciclaggio, nel settore dell’efficientamento energetico. Sono queste le accuse che hanno portato la Guardia di Finanza di Brescia a sequestro preventivo di quasi 4 milioni di euro. L’inchiesta è stata avviata nel 2022 dalla tenenza di Salò nei confronti di una società della provincia, accusata di aver sfruttato il meccanismo dei “certificati bianchi” o titoli d’efficienza energetica.

Secondo quanto ricostruito l’azienda presentava al Gestore dei servizi energetici la documentazione della realizzazione di lavori di efficientamento energetico non solo a Brescia, ma anche in Piemonte e Liguria. Peccato fossero fittizi.

Così riusciva a ottenere certificati bianchi, nello specifico 18.904, successivamente messi sul mercato del Gestore dei Mercati Energetici e monetizzati per circa 4 milioni. Soldi dei contribuenti che vengono prelevati in bolletta nella voce “oneri di sistema”, un modo per promuovere l’efficienza energetica introdotto in Italia nel 2005.

A quel punto l’amministratore della società trasferiva il denaro ottenuto sui propri conti correnti, oppure su quelli di terze persone a lui collegate. Il profitto di questa truffa è stato calcolato in 3.996.121,28 euro.