foto da Facebook

Sono stati 14.656 i visitatori, al netto di residenti e lavoratori, registrati nel corso della giornata del Primo Maggio nel centro storico di Sirmione secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi Confcommercio Brescia. Questo significa un incremento del 16% rispetto alla giornata di venerdì 25 aprile e del 58% rispetto alla domenica di Pasqua. L’afflusso è poi stato massiccio anche nei giorni successivi con 13.499 persone venerdì 2 e 12.758 sabato 3 maggio.

Numeri senza dubbio importanti, ma per Confcommercio altri Comuni del Garda hanno segnato incrementi significativi. Il tutto senza che si scatenasse l’imponente polemica che ha travolto la penisola cara a Catullo. Desenzano ha registrato un aumento di visitatori del 23% rispetto al 25 aprile (da 33.925 a 41.597), Salò del 34% sempre rispetto alla festa della liberazione (da 19.549 a 26.237).

“Ciò significa che non è un caso specifico di overtourism dovuto al numero dei visitatori presenti o all’incremento che c’è stato – ha detto il presidente di Federalberghi Brescia Alessandro Fantini – ma alla conformazione del centro storico di Sirmione che deve spingere ad altre valutazioni e a una differente regolamentazione del fenomeno”.

Nel corso del Primo Maggio il picco dei visitatori si è concentrato prevalentemente (oltre il 63% del totale) nel pomeriggio, tra le 13 e le 18: “Il problema – ha affermato il presidente del Consorzio Albergatori Ristoratori Sirmione Marco Merlo – non è quindi strettamente legato al numero di visitatori: ciò significa che Sirmione deve essere valutata in modo differente rispetto ad altre destinazioni turistiche”.

La conclusione? Per Federalberghi è trovare soluzioni su misura che tengano conto delle specificità di Sirmione attraverso un approccio consapevole e sostenibile.