Ancora un nulla di fatto in merito all’apertura delle buste per il bando di assegnazione dello stadio Rigamonti. La commissione chiamata a giudicare la validità e l’offerta economica proposta da Massimo Cellino e dal Brescia Calcio per la gestione dell’impianto di Mompiano è ancora in fase di elaborazione.

Quella di ieri è stata una giornata nella quale poco o nulla è trapelato ma nella quale soprattutto non è emersa l’accettazione dell’offerta fatta pervenire dal club del patron sardo al Comune di Brescia. “Servono ulteriori chiarimenti tecnici” è l’unica e la sola espressione che esce per bocca di alcuni rappresentati presenti a Palazzo Loggia.

Secondo in bene informati a all’apertura della busta con l’offerta economica proposta dal Brescia Calcio sarebbero emersi alcuni aspetti poco chiari. Per tale ragione la proposta di assegnazione del bando è al momento in fase di stallo. Un rallentamento che non facilita di certo il gioco delle parti con il conseguente slittamento dei lavoro.

L’offerta economica doveva contenere l’affitto proposto sulla base d’asta di 157.500 euro annui oltre ad eventuali investimenti in programma. L’idea di Cellino è ottenere la concessione fino al 2027 mettendo sul piatto 4,5 milioni. Per l’adeguamento dello stadio serve una nuova sala Gos, un nuovo sistema di videosorveglianza, la sistemazione o la realizzazione di una nuova curva sud, l’ampliamento dell’attuale Curva Nord, seggiolini in gradinata bassa e Sky Box in tribuna parterre portando la capienza a 20 mila spettatori. Ma per tutto ciò serve il via libera del Comune che ancora non è arrivato.