Cellino sfrattato dalla Loggia. Il contratto di concessione dello stadio Mario Rigamonti tra il Comune di Brescia e la società Brescia Calcio si è ufficialmente “risolto di diritto” lo scorso 28 giugno. Lo ha comunicato oggi l’Amministrazione comunale, spiegando che la decisione arriva in seguito al mancato pagamento integrale del canone da parte del club guidato da Massimo Cellino.
Secondo quanto precisato nella nota diramata da Palazzo Loggia, la risoluzione è avvenuta in automatico a causa dell’inadempimento economico da parte della società calcistica:
“La risoluzione è conseguenza della diffida trasmessa nei giorni precedenti, in seguito alla quale Brescia Calcio ha effettuato un pagamento parziale di 109.096,06 euro, somma corrispondente all’importo di una delle due rate previste, come indicato anche nell’oggetto del versamento – spiega la Loggia – Non essendo stato saldato l’intero importo dovuto, il contratto si intende sciolto secondo quanto previsto dall’accordo.”
La formalizzazione dell’atto è avvenuta lunedì 30 giugno, quando il Comune ha trasmesso al Brescia Calcio la determina ufficiale di risoluzione. Contestualmente, è stato richiesto il rilascio e la restituzione dell’impianto entro le 17 di mercoledì 2 luglio. Ulteriori passaggi amministrativi saranno poi discussi proprio in quella data, quando è prevista una riunione della Giunta.
L’Amministrazione ha infineribadito “l’intenzione di garantire la piena tutela del patrimonio pubblico e la massima trasparenza nei confronti della cittadinanza, in merito agli sviluppi della vicenda”.