L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso nel pomeriggio di ieri di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 in tutta Italia, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema.

“Abbiamo detto che il vaccino è sicuro e lo diciamo ancora, il rapporto benefici-rischi è ampiamente positivo. Per l’insorgere di rarissimi eventi di trombosi celebrale che hanno destato clamore mediatico e per avere un atteggiamento coerente tra tutti i Paesi europei, si è presa la decisione politica di sospendere le somministrazioni, contrariamente alla scorsa settimana dove abbiamo ritenuto che bastasse la decisione della magistratura su un solo lotto”. ha detto il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini. “Questi giorni ci servono per avere ulteriori dati e convincere tutti della sicurezza del vaccino”.

Attesa la riunione dell’Ema

Intanto il Comitato per la sicurezza dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha convocato una riunione straordinaria per giovedì 18 marzo per concludere il lavoro di indagine sul vaccino di AstraZeneca. Lo ha annunciato l’Ema che ha ricordato che diverse autorità responsabili delle campagne vaccinali nazionali nei paesi dell’Unione europea hanno temporaneamente sospeso la vaccinazione con il vaccino anti Covid 19 di AstraZeneca.

Questa è una precauzione presa alla luce della loro situazione nazionale, mentre l’Ema indaga su una serie di eventi di coaguli di sangue in persone che avevano ricevuto il vaccino. Ema ha ricordato che eventi che coinvolgono coaguli di sangue, alcuni con caratteristiche insolite come un basso numero di piastrine, si sono verificati in un numero molto limitato di persone che hanno ricevuto il vaccino e che molte migliaia di persone sviluppano coaguli di sangue ogni anno nell’Ue per diversi motivi. Il numero di eventi tromboembolici complessivi nelle persone vaccinate non sembra essere superiore a quello osservato nella popolazione generale.

L’Ema sta lavorando a stretto contatto con l’azienda, con esperti in malattie del sangue e con altre autorità sanitarie, tra cui l’Mhra (l’Agenzia regolatrice dei prodotti sanitari e dei farmaci) del Regno Unito, sulla base della sua esperienza con circa 11 milioni di dosi somministrate del vaccino. L’indagine dell’Ema è proseguita nel fine settimana e nei prossimi giorni verrà condotta un’analisi rigorosa di tutti i dati relativi agli eventi tromboembolici.