La storia processuale per la strage di Piazza Loggia torna prepotentemente d’attualità a quasi 50 anni di distanza. Non solo la richiesta di revisione di Tramonte dei mesi scorsi per cui in ieri il procuratore generale Guido Rispoli ha chiesto alla Corte il respingimento.

La Procura dei minori e la Procura ordinaria della nostra città, hanno infatti chiesto il rinvio a giudizio per Marco Toffaloni e Roberto Zorzi. I due sarebbero i presunti esecutori materiali della strage del 28 maggio 1974. Due diverse procure al lavoro perché se all’epoca Zorzi aveva 20 anni, Toffaloni invece appena 17. Da valutare, vista la minore età, se la posizione di Toffaloni possa essere prescritta. Per il momento i giudici propendono per l’imprescrittibilità del reato.

Stando all’accusa, Zorzi e Toffaloni sarebbero gli esecutori dell’attentato. Ci sarebbero testimonianze in merito alla presenza dei due a Brescia nei giorni prima dell’esplosione, così come sulla presenza dello stesso Toffaloni in piazza il 28 maggio. Zorzi invece, secondo quanto dichiarato dal procuratore aggiunto Silvio Bonfigli, avrebbe avuto un ruolo di “affiancamento”.

Non facile la notifica del rinvio a giudizio visto che Toffaloni risiede in Svizzera, mentre Zorzi negli Stati Uniti. “Questo ha creato dei rallentamenti – ha aggiunto Bonfigli – ma volevamo essere sicuri”.

Alla conclusione delle indagini i due non hanno depositato memorie e nemmeno si sono fatti interrogare. Si attende ora la data dell’udienza preliminare, ma la Procura prevede diversi mesi di attesa. “È un procedimento enorme” hanno ammesso. Serviranno dei mesi per lo studio dell’ingente incartamento da parte dei giudici.

Se la notifica è stata congiunta per entrambi, discorso diverso potrebbe essere per la fase processuale. Potrebbero infatti essere celebrati due diversi processi.