A Montecitorio è ancora in corso il tavolo di confronto tra le forze politiche di maggioranza, convocate dal presidente della Camera Roberto Fico, in qualità di esploratore, per arrivare a un nuovo programma di governo. All’incontro sono presenti tutti i gruppi che hanno partecipato al primo giro di consultazioni di sabato e domenica. Per il Partito democratico sono presenti i capigruppo di Camera e Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci.

Intanto il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, blinda Conte e Gualtieri. “Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri sono dei punti fermi: queste sono cose che non vanno nemmeno ripetute perché poi diventano una notizia” ha detto interpellato a margine di un evento della Regione Lazio in merito alla crisi di governo. Sono fiducioso che “la disponibilità data da tutti coloro che stanno concorrendo a questo tentativo, sia una volontà sincera, che ora è messa alla prova da un approfondimento, a partire dai contenuti e dall’idea che abbiamo di Paese. Quindi, la sostanza credo che sia positiva e che vada incoraggiata così come ha chiesto il presidente Mattarella e il presidente Fico va incoraggiata” ha aggiunto chiarendo che “lo spirito del Pd è garantire a questo Paese un governo e una maggioranza forte e autorevole – ha aggiunto Zingaretti -. Proprio perchè gli impegni sono complessi è giusto che ci sia un confronto schietto dove tutti, compreso il Pd, portino i loro contributi”, ha concluso il segretario.

Il leader di Italia viva, nella sua Enews, ha detto che “alla fine di questa settimana avremo, spero, il nuovo governo. Dovrà essere all’altezza delle sfide di questo periodo. E dovrà essere un governo di persone capaci e meritevoli. Solo così l’Italia si salva, solo così”. Ora molti “si sono accorti che la nostra era una battaglia giusta nel merito, ma continuano a contestarci il metodo. Finendo per attaccare me (che novità!), ieri per l’egocentrismo, ora per le mie conferenze all’estero, domani chissà su che cosa. Ma mai sui contenuti” ha detto ancora l’ex premier. “Rimane un po’ di amaro in bocca – lo confesso – ma nello stesso tempo sono orgoglioso dello straordinario affetto dei tanti di voi che hanno capito che in questa battaglia non c’è l’immagine di uno da difendere, ma il futuro del debito pubblico da salvare. L’Italia si sta giocando l’osso del collo. E noi – conclude il senatore di Iv – stiamo combattendo per dare qualità e benessere ai nostri figli”.

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