Sono scattati Fogli di Via Obbligatori con divieto di ritorno nel Comune di Brescia per due anni, Avvisi Orali di Pubblica Sicurezza e provvedimenti di D.A.SPO. nei confronti dei 12 persone ritenute coinvolte nei “momenti di tensione avvenuti il 27 settembre” scorso durante la manifestazione in città, in via Villa Glori.
Le misure, firmate dal Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori, arrivano al termine delle prime attività investigative che hanno evidenziato profili di pericolosità sociale e responsabilità specifiche a carico dei destinatari.
PERQUISIZIONI E SEQUESTRO DI MATERIALE RITENUTO “PERTINENTE” CON I REATI CONTESTATI
I provvedimenti seguono l’azione della Procura della Repubblica di Brescia che, su proposta della DIGOS, ha disposto perquisizioni personali e domiciliari, con sequestro probatorio di materiale ritenuto pertinente ai reati contestati.
Gli scontri risalgono al pomeriggio del 27 settembre, quando in via Villa Glori il corteo dei manifestanti si è incrociato con alcuni supporter di una squadra locale di Calcio Antico, impegnata in un torneo presso il Campo di Atletica “Calvesi”.
L’incontro tra i due gruppi, caratterizzati da opposte tendenze ideologiche, ha generato prima reciproche invettive dal contenuto offensivo e minaccioso e poi un fitto lancio di bottiglie e pietre.
Solo il rapido intervento della DIGOS e dei reparti della Polizia di Stato impiegati nei servizi di ordine pubblico ha impedito che lo scontro sfociasse in contatti fisici diretti, evitando conseguenze potenzialmente molto più gravi.
L’analisi dei filmati acquisiti dalla Polizia Scientifica e dei contenuti video diffusi su fonti aperte ha permesso alla DIGOS di identificare i 12 soggetti ora indagati, chiamati a rispondere di numerosi reati: inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa, possesso e lancio di oggetti contundenti in occasione di manifestazioni pubbliche, minaccia aggravata, uso di caschi o mezzi atti a rendere difficoltoso il riconoscimento, accensione pericolosa di fumogeni e getto pericoloso di cose.
Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti investigativi per definire con precisione ogni aspetto della vicenda e verificare eventuali ulteriori responsabilità.














































