Ci sono state delle indagini anche a Brescia nell’operazione che ha portato ai sei arresti eseguiti alle prime ore di mercoledì da circa 50 Carabinieri a seguito della maxi rissa scoppiata a San Bonifacio, nel Veronese, lo scorso 3 novembre. Erano circa le 19 quando una quarantina di indiani appartenenti a gang rivali si erano dati appuntamento nel parcheggio di un centro commerciale per uno scontro con pistole, coltelli, spade, katane e spranghe.

Sono stati esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco che hanno causato un fuggi fuggi generale e il ferimento (non grave) di uno dei contendenti. Un 33enne indiano aveva però perso la vita dopo essere stato investito e malmenato con spranghe e bastoni da alcuni rivali.

Ci sono voluti sei mesi d’indagini, rese complicate dall’assenza di videocamenre, per identificare 25 partecipanti alla rissa e quindi arrestare quelli che si sono macchiati delle azioni più gravi. Oltre alle verifiche a Brescia, i militari veronesi hanno messo a segno arresti nelle province di Cremona, Parma, Lodi Vicenza e Rimini.

L’indagine ha anche permesso di accertare che gli indagati si stavano riorganizzando per una nuova rissa, una vera e propria resa dei conti. Durante le perquisizioni sono infatti stati recuperati spade, pugnali Kirpan, spranghe di ferro a forma di spada artigianale, pistole a salve e sick tirapugni.