Finiranno a processo nel 2020 due carabinieri che dieci anni fa utilizzarono un agente provocatore per dare la caccia a spacciatori nel territorio di Capriolo. Un metodo che però non era legale ai tempi e non lo è nemmeno tutt’ora.

I due militari, secondo le indagini di 10 anni fa, costringevano un uomo nordafricano a fare da esca per attirare i pusher nella zona. L’uomo era costretto ad entrare in confidenza, a contattarli per l’acquisto di quantità rilevanti di droga. In cambio le forze dell’ordine gli avevano promesso un permesso di soggiorno.

I due carabinieri all’epoca dei fatti in servizio alla stazione di Capriolo ricorsero anche all’utilizzo di auto messe a disposizione del comune. Ieri si è tenuta l’udienza preliminare e i legali dei due militari hanno chiesto l’archiviazione. Una richiesta non andata a buon fine come quella dell’ipotesi lieve concessa invece ai colleghi degli assistiti. Secondo l’accusa infatti i due imputati ebbero un ruolo meno marginale rispetto a quello dei colleghi.