Sono 26 le persone indagate nell’ambito dell’operazione “Macumba” condotta dalla Guardia di Finanza. Le indagini coordinate dalla Procura di Bologna hanno portato all’individuazione di una maxi rete illecita dedita all’importazione, produzione e commercializzazione di oggetti contraffatti. Non solo capi di abbigliamento, ma anche pochette, etichette, plotter tipografici e macchine da cucire professionali.

Le indagini hanno toccato diverse regioni italiane: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Marche e Sardegna. A Brescia è stato individuato uno dei tre laboratori dove la merce contraffatta veniva confezionata. Il tutto è nato da un controllo di alcuni individui che mettevano in vendita sul web vestiti firmati.

Dopo il pagamento su paypal la merce veniva poi spedita ai clienti. Spesso gli oggetti provenivano dalla Turchia o dalla Cina privi di marchio e venivano poi assemblati nei laboratori clandestini a Brescia e anche Bologna.