Il tema scuole è sempre stato teatro di grande discussione. Lo è ancora di più da circa due anni a questa parte, quando è iniziata la pandemia da Covid-19. In queste ore dove il Governo deve prendere una decisione per confermare o posticipare la ripresa delle lezioni in presenza – al momento fissata per il 10 gennaio – le posizioni si fanno sempre più eterogenee e contrastanti.

Il gruppo ‘Brescia in Azione’ – tramite una nota firmata da Aldo Coen e Fabrizio Benzoni (il coordinatore provinciale) – denuncia un fatto avvenuto a Padenghe sul Garda, dove su Facebook è comparso un post dell’attuale vicesindaco del Comune gardesano, Bernardino (Dino) Leali. Ecco il testo così come da comunicato:

“Siamo a disposizione gratuitamente o con offerta libera per insegnamento scolastico al nostro domicilio a Padenghe in via s. (testo oscurato) dalla scuola elementare sino alla secondaria di secondo grado per genitori che giustamente preferiscono l’istruzione parentale agli abusi governativi applicati alla scuola italiana. Contattare il (testo oscurato)”.

Ed ecco la replica, scritta in un comunicato, dai due rappresentati del gruppo di Brescia in Azione:

“Che il vicesindaco leghista di Padenghe indichi pubblicamente un servizio professionale per l’istruzione parentale già lascia di suo sorpresi (non avendo lui la delega all’istruzione), ma scrivere “per chi preferisce l’istruzione parentale agli abusi governativi applicati alla scuola italiana” rende il caso di rilevanza politica. Egregio vicesindaco Dino Leali pare che a sua insaputa la Lega sia nel Governo Nazionale”. Queste le parole di Aldo Coen

Qui invece ciò che ha scritto Fabrizio Benzoni: “Dal vicesindaco di un paese importante come quello di Padenghe ci si aspettano dichiarazioni più consone alle Istituzioni, specialmente in un momento come questo in cui bisogna fare massima attenzione alle parole ed ai messaggi che si danno alla popolazione, consapevoli così come il suo partito nazionale dell’importanza della campagna vaccinale”.