A Brescia la violenza di genere non rallenta. I dati dei due centri antiviolenza cittadini confermano un flusso costante di nuove vittime, anche nei primi dieci mesi del 2025, alla vigilia della Giornata internazionale del 25 novembre.

Il Centro antiviolenza Casa delle Donne ha registrato 289 contatti da gennaio a ottobre. 266 donne hanno richiesto un colloquio di accoglienza e 173 hanno deciso di intraprendere un percorso per uscire dalla violenza. Il 47% delle donne accolte ha tra i 30 e i 49 anni e 159 sono italiane.

Le forme di violenza più frequenti sono quella psicologica (194 casi), seguita da quella economica (107) e fisica (101). Trentadue donne hanno subito violenza sessuale. Nell’88% dei casi l’autore è il partner o l’ex partner.

Dati analoghi arrivano dal Centro Butterfly, che nello stesso periodo ha ricevuto 161 contatti telefonici e ha preso in carico 88 donne. Tutte dichiarano di aver subito violenza psicologica, il 35% violenza fisica, il 25% economica e il 15% violenza sessuale. Il 40-45% è italiana e oltre la metà ha fra i 31 e i 50 anni. Anche qui, nell’85% dei casi l’autore è il partner o l’ex partner.

Butterfly gestisce anche il Servizio Emergenza H24 della Rete interistituzionale contro la violenza di genere, attivato da forze dell’ordine, pronto soccorso e servizi territoriali. Da gennaio al 19 novembre sono stati effettuati 98 interventi, in prevalenza consulenze (61), che hanno portato a 37 inserimenti in casa rifugio. Più della metà delle attivazioni (56) proviene dai pronto soccorso. Le donne coinvolte sono 69 straniere (28 inserite in protezione) e 29 italiane (9 inserite in protezione).

Il quadro bresciano resta in linea con quello regionale e nazionale e non mostra segnali di arretramento. Per sensibilizzare la cittadinanza, la Rete interistituzionale ha organizzato nei prossimi giorni diversi appuntamenti pubblici dedicati al tema.

Le voci dei centri antiviolenza