13 luglio 1985 – 13 luglio 2020. Sono passati esattamente trentacinque anni dall’inizio di uno dei concerti più importanti della storia della musica: il “Live Aid”.

Manifestazione creata da Bob Geldof e Midge Ure, il concerto diviso fra il Regno Unito e gli Stati Uniti era un’enorme mobilitazione di beneficenza per raccogliere fondi a favore dell’Etiopia che all’epoca stava vivendo un grave periodo di carestia.

Due i palchi scelti dall’organizzazione: lo stadio di Wembley con oltre 70mila persone assiepate su tribune e pratone, e il JFK Stadium di Philadelphia dove i presenti erano circa 90mila. I numeri più importanti, però, si ebbero da casa con una lunghissima diretta diffusa in 150 paesi che tenne attaccati alla televisione oltre due miliardi e mezzo di spettatori.

A suonare c’erano praticamente tutti. Le leggende del tempo e coloro che leggende sarebbero poi diventate. Solo per citarne alcuni i Queen, David Bowie, i Led Zeppelin, Bob Dylan, Eric Clapton, Paul McCartney, Madonna, i The Who e tantissimi altri. Particolare l’esibizione – o meglio le esibizioni – di Phil Collins che prima suonò a Londra e poi si imbarcò su un velocissimo Concorde per un volo supersonico sull’Atlantico che gli permise di esibirsi anche nel secondo stadio negli Usa.

Un evento unico, senza precedenti. Qualcuno di voi ha avuto la fortuna di assistervi? In caso fateci sapere com’è stato, quale l’emozione di vivere in prima persona un pezzo di storia della musica e della cultura.