Il 25 Aprile “deve continuare ad essere una giornata inclusiva, capace di unire cittadini e istituzioni nel ricordo dei sacrifici di tutti coloro che, in modi e percorsi diversi, hanno contribuito alla liberazione dal nazifascismo”. Così i Consiglieri comunali di centrodestra in Loggia in una nota che accompagna la lettera aperta inviata alla sindaca di Brescia Laura Castelletti.
Dopo i casi in provincia, la Festa della Liberazione crea polemica anche nel capoluogo. La critica dell’opposizione è nella scelta dell’Amministrazione di affidare l’orazione ufficiale della commemorazione cittadina al’onorevole del Pd Gianni Cuperlo.
Una decisione definita non opportuna dal centrodestra poiché, scrivono nella lettera i Consiglieri, “Il 25 aprile deve essere e rimanere la festa di tutti coloro che si riconoscono nei valori della repubblica, al di là delle appartenenze partitiche e delle sensibilità ideologiche”. L’auspicio finale è in un cambio di rotta della Loggia su un nome più pluralista e condiviso.
“Il 25 aprile non è un palcoscenico per i soliti noti. Non è una vetrina politica né una festa di partito – ha rincarato la dose la deputata leghista Simona Bordonali – È la giornata in cui si onora chi ha lottato per la libertà, non chi cerca visibilità. Sul palco ci salgano solo istituzioni e persone che hanno fatto qualcosa di concreto per la democrazia, non chi la usa come bandiera quando conviene”.