Berlusconi: leader Forza Italia dimesso dal San Raffaele - foto Agenzia Nova

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è stato dimesso ora dall’ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato dalla notte tra il 3 e il 4 settembre per un principio di polmonite bilaterale da Covid-19. “Mi è stato detto che la mia è stata la carica la più alta delle decine di migliaia osservate al San Raffaele. Posso dire con soddisfazione che anche questa volta l’ho scampata bella” ha detto. “È stata la prova più pericolosa della mia vita” ha aggiunto il presidente di Forza Italia.

“I primi tre giorni sono stati i più difficili di una malattia grave e credo lo sappiate che l’80 per cento malati con oltre 80 anni che sono stati colpiti dal virus non ce l’hanno fatta”. Berlusconi ha poi spiegato che “il mio pensiero va in questo momento prima di tutto ai malati Covid e alle loro famiglie. Ho condiviso l’angoscia e la sofferenza di chi sta male, dei familiari e di chi ha perso una persona cara. Il mio pensiero – ha continuato – va naturalmente anche ai medici, al personale sanitario e alle loro famiglie che hanno combattuto questo morbo che è davvero pericoloso, molti di loro hanno dato addirittura la vita e comunque tutti si sono esposti al contagio per fare il loro dovere fino in fondo salvando tante vite umane”.

“Rivolgo un grazie dal profondo del cuore a tutti coloro che mi hanno manifestato in questi giorni la loro vicinanza, il loro affetto e la loro partecipazione: la mia famiglia, ma anche moltissime persone che non conosco, tanti sostenitori, ma anche tanti avversari politici, tanti rappresentanti politici delle istituzioni a cominciare dal Presidente Mattarella e moltissimi cittadini anche estranei alla politica” ha detto ancor aggiungendo che l’Italia “deve andare avanti, non può restare ferma, sarebbe una catastrofe sanitaria ed economica senza precedenti”.

Berlusconi ha infine rivolto un appello a “rispettare rigorosamente le regole e le prescrizioni sanitarie”. “Questo – ha proseguito – è un dovere verso noi stessi e verso la collettività: ho provato in prima persona che fino a quando questo virus non sarà debellato ognuno di noi, pur agendo con la più grande prudenza, è esposto al rischio di essere contagiato e contagiare gli altri. Questo è tanto più grave per le persone fragili per età e condizioni salute”. Per questo, ha concluso, “rinnovo a tutti un appello alla responsabilità personale”.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata