Mancano circa sei mesi alle elezioni amministrative che riguarderanno anche la città di Brescia. Il risultato delle politiche non può che andare in qualche modo a proiettarsi là, sebbene sappiamo che il voto nazionale è molto diverso da quello locale.

Matteo Salvini dal canto suo ha già deciso di blindare in diretta nazionale il nome di Fabio Rolfi per la Loggia e quindi va da sé che il tema diventi ancor più attuale. Vale quindi la pena pesare i valori delle varie forze politiche in città.

Se – giornalisticamente parlando – dovessimo trovare una notizia in questi dati, il proverbiale titolo, è indubbio partire dal fatto che Fratelli d’Italia è il primo partito alla Camera. 24,11% è il risultato del partito di Giorgia Meloni che riesce a scalzare il Pd fermo al 23,50%. Una missione che nel 2018 non era riuscita alla Lega, capace di attrarre poco più del 23% dei voti, mentre il Pd arrivava oltre il 26.

E proprio dalla Lega ripartiamo per dire che il carroccio vede più che dimezzate le proprie “X” fermandosi al 10,30%. Meno di 10mila voti rispetto agli oltre 23mila di cinque anni fa.

Un numero che fa scivolare la Lega fuori dal podio visto che in città pare aver attecchito più che da altre parti della provincia il cosiddetto terzo polo. Per Calenda e Renzi la percentuale è del 13,37. Quinta piazza per il Movimento 5 Stelle con il 7,04%, sesta per Forza Italia che elegge Casasco nel colleggio ma raccoglie 6,36% dei voti.

Nonostante la medesima platea di votanti, il PD riesce per pochissimo a mantenere la palma di primo partito al Senato. 23,89% per i democratici, 23,48% per FdI. Letteralmente 383 voti di scarto. Come per la Camera, anche al Senato seguono terzo polo, Lega, Movimento 5 Stelle e Forza Italia.