Lo scorso gennaio si era visto sequestrare d’urgenza la bellezza di oltre 2 milioni di euro. Oggi un commercialista bresciano è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Desenzano con le accuse di peculato, rifiuto di atti d’ufficio, falso in atto pubblico ed autoriciclaggio. Secondo quanto ricostruito dai militari, il sospettato avrebbe commesso questi reati nei suoi incarichi di di amministratore di sostegno e curatore fallimentare.
Dopo il sequestro le Fiamme gialle non hanno mollato la presa continuando a indagare attraverso intercettazioni e pedinamenti. Verifiche che hanno confermato i sospetti a carico del professionista che, fra il 2015 e il 2024, si era appropriato senza giustificazioni di grosse somme di denaro da società fallite e persone sottoposte alla sua amminsitrazione.
Era un sistema sostanzialmente semplice: faceva bonifici in proprio favore e prelievi bancari. Il difficile arrivava dopo. Infatti occorreva coprire queste azioni attraverso una complessa rete di operazioni finanziarie, oltre che rendicontazioni ed estratti conto falsificati impedendo di fatto di essere correttamente controllato dal Tribunale.
Tra i comportamenti tenuti dall’indagato, è stato riscontrato il tentativo di nascondere le prove in vari modi. Fra questi anche l’iscrizione di un’imbarcazione di lusso di sua proprietà al registro nautico polacco per poi ormeggiarla in Croazia.