Fra le 33 onoreficenze conferite in queste ore dal Capo dello Stato Sergio Mattarella c’è anche quella assegnata a un ex portiere del Brescia Calcio: Astutillo Malgioglio. Il suo palmares sportivo è di indubbio rispetto con uno Scudetto, una Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana. I trofei più belli però, Malgioglio li ha ottenuti fuori dal mondo del calcio.

Era il 1977 quando fece visita a un centro di bambini e ragazzi portatori di handicap. Vedere quella realtà toccò a fondo il portiere delle Rondinelle che poco dopo decise di fondare una sua associazione chiamata Era77 a Piacenza per offrire cure gratuite ai bambini disabili. Questa scelta gli costò negli anni a venire popolarità nel mondo dello sport, aspre e ingiuste critiche da parte di colleghi e tifosi.

Lui però ha continuato, sia a giocare che a fare del bene, affiancando a tutto ciò una laurea in medicina ottenuta nel 1980 anno in cui raccoglie una promozione in massima serie con il Brescia.

La sua associazione ha aiutato bambini con distrofia fino al 2001 quando è stata chiusa per mancanza di fondi. Successivamente ha però proseguito il suo impegno come testimonial benefico e non soltanto.

Ora tutto il suo impegno è stato finalmente riconosciuto dal Quirinale e da Mattarella che lo ha convocato e insignito dell’Ordine al Merito “per il suo costante e coraggioso impegno a favore dell’assistenza e dell’integrazione dei bambini affetti da distrofia”.