Sanzioni per quasi 90.000 euro a quattro laboratori di confezionamento della provincia, durante una maxi ispezione. Una attività investigativa svolta nell’ultima settimana volta a contrastare il lavoro in nero e il caporalato, controllando attività di confezionamento di capi di abbigliamento nei comuni di Montichiari, Gussago, Vobarno e Rezzato.

In totale sono stati controllati 85 lavoratori di cui 16 sono risultati senza regolare contratto di lavoro e uno di loro era clandestino. Due imprese, invece, sono state sospese.

A Montichiari i Carabinieri hanno sequestrato merce per un totale di 350.000 euro: si tratta di 100 capi griffati e 150mila accessori, come bottoni, cartellini ed etichette. Prodotti originali ma privi dell’autorizzazione al confezionamento dalla casa quindi confiscati. Il titolare è stato denunciato per ricettazione, frode al commercio e commercializzazione di prodotti non autorizzati.

A Gussago è stata sospesa l’attività di un laboratorio per mancanza delle condizioni igienico-sanitarie e della sicurezza sul luogo di lavoro. Qui la titolare di nazionalità cinese è stata denunciata.

A Vobarno l’attività di un altro laboratorio è stata sospesa per la presenza di cinque lavoratori in nero, di cui uno era senza regolare permesso di soggiorno. Anche in questo caso il titolare di origini cinesi è stato denunciato.

Sospesa anche l’attività del laboratorio di Rezzato per la presenza di undici lavoratori senza contratto.